mercoledì, gennaio 04, 2006

Parenti serpenti

Parenti serpenti

Siamo negli Abruzzi, la vigilia di Natale, dove arrivano da varie città i figli di Trieste, nonna ancora attiva e lucida, e Saverio, ex carabiniere, purtroppo colpito dalla demenza senile. Ci sono le figlie Lina, con marito e figlio al seguito (è lui la voce narrante del film) e Milena col marito, e i figli Alessandro, con moglie e figlia, e Alfredo, il maggiore scapolo.
L’atmosfera della casa è piena di affetto e di calore: le antiche tradizioni rivivono con la messa di mezzanotte, il cenone, la tombola, i regali... o meglio pare piena di affetto e calore. Cominciano ad affiorare i primi screzi tra sorelle e cognata, ma soprattutto giunge inaspettata una notizia: nonna Trieste con nonno Saverio ha deciso, e lo comunica durante il cenone di Natale, di voler andare a vivere insieme ad uno qualsiasi dei figli, al quale spetterà metà della loro pensione e l’appartamento dove ora vivono.
Apriti cielo! Sconvolti e imbarazzati, i figli si chiudono in camera e cominciano a litigare, rinfacciandosi colpe grosse e piccole, si scopre che la cognata Gina, modenese purosangue, è l’amante di Michele e assieme hanno posato per delle foto osè per dei giornali pornografici; Alfredo, scapolo impenitente, spinto dagli altri fratelli ad accogliere i genitori, confessa di essere omosessuale e di convivere con un uomo da molti anni.
Insomma una soluzione sembra impossibile, ma... una soluzione si trova sempre, soprattutto a Natale, quando si è tutti più buoni, no? Tra fuochi d’artificio e brindisi la notte di Capodanno si conclude con un’enorme "botto"...
Non vi sciupo la sorpresa di scoprire come si conclude questo film di Monicelli, ma sappiate soltanto che il titolo la dice lunga sui rapporti familiari.

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