mercoledì, dicembre 05, 2007

Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * ma non avete mai osato chiedere

Non amo particolarmente Woody Allen, ma non posso non ricordare questo film, del 1972, suddiviso in episodi, tutti molto "particolari": i miei preferiti sono "E' disdicevole amare gli animali?", una storia d'amore e passione di Gene Wilder per una ... pecora armena, e soprattutto quello del funzionamento dell'organismo umano maschile durante un amplesso col gentil sesso, con Woody che qui interpreta uno spermatozoo non particolarmente felice del suo destino assieme ai suoi simili, tra cui ne spicca uno di nero (cosa ci faccio io qui?). Su Youtube ho trovato l'intero episodio "Il laboratorio del sesso", purtroppo solo in lingua inglese e sottotitolato in francese.
Consigliata la visione, se lo trovate in DVD.

martedì, ottobre 16, 2007

Elio Germano

Elio Germano

Vi ricordate quel ragazzino con le lentiggini che nel 2000 interpretava l’innamorato di Maria in "Un medico in famiglia"? Be’ quel ragazzino è cresciuto, e ne ha fatta di strada.
Nato a Roma nel 1980, ha cominciato fin da giovanissimo a recitare in miniserie televisive, mentre al cinema nel 2002 era nel cast di "Respiro" di Crialese, nel 2005 in "Quo Vadis, Baby?" di Salvatores e in "Romanzo Criminale" di Placido e nel 2006 in "N (io e Napoleone)" di Virzì.
Ma l’anno di consacrazione definitiva è il 2007 con "Mio fratello è figlio unico", per la regia di Daniele Lucchetti, a fianco di Riccardo Scamarcio, film che gli frutta ben quattro premi: il David di Donatello e il Ciak d’Oro come miglior attore protagonista, il Premio Biraghi e il Globo d’Oro come attore rivelazione dell’anno!
Per avere solo 27 anni, il ragazzo promette bene!!!

La parola ai giurati

La parola ai giurati

Dodici uomini sono chiusi in camera di consiglio per decidere del destino di un ragazzo ispano-americano accusato di parricidio. Devono raggiungere l'unanimità per mandarlo a morte, e sembra quasi cosa fatta, visto che solo uno dei giurati è contrario al verdetto di colpevolezza...
Ma quell’unico giurato, interpretato da Henry Fonda, saprà analizzare prova su prova, testimone su testimone, circostanza per circostanza dell’intero processo fino a raggiungere un risultato insperato...
Film girato da Sidney Lumet in un unico ambiente, l’aula dei giurati, in un bellissimo bianco e nero, ha vinto l’Orso d’Oro a Berlino nel 1957: nel 1997 William Friedkin ha girato un remake, mentre in questi giorni è in tourneè nei teatri italiani Alessandro Gassman con lo spettacolo omonimo.
Imperdibile in dvd, visti i rari passaggi televisivi: anche se sono trascorsi 50 anni dalla sua uscita, è uno dei migliori film del suo genere.

venerdì, ottobre 12, 2007

Aggiornamento blog

Per iscriversi ai feed a Tuttocinema

Sono ormai più di tre mesi che non aggiungo post al blog, per mancanza di tempo, per frequenza meno assidua al cinema, per impegni familiari e lavorativi, per ... un sacco di motivi.
E perchè cercavo qualcosa di nuovo da aggiungere al sito, come ad esempio la possibilità di leggere i post attraverso i feed. Non mi soffermo a spiegare il meccanismo di iscrizione, chi conosce feedburner sa già cosa fare... Buona lettura e alla prossima!

mercoledì, giugno 27, 2007

L'avversario

L'avversario


Tratto da una storia vera , il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand uccise sua moglie, i suoi due figli e i suoi genitori. Jean-Claude, descritto da tutti come una persona equilibrata e affidabile, aveva nella realtà mentito a tutti per 18 anni… non si era mai laureato, non era mai diventato medico come aveva sempre sostenuto, non lavorava all’Organizzazione Mondiale per la Sanità, non era mai stato malato di tumore. L’intera sua vita era fondata sulla menzogna… finchè, incapace di continuare oltre, pur di non deludere le persone che amava, uccise tutti coloro di cui non avrebbe più potuto reggere lo sguardo.
Un film che ti prende allo stomaco, con un bravissimo Daniel Auteil, e una vicenda che fin dall’inizio credi impossibile… da non perdere anche il romanzo di Emanuele Carrere.

Mare dentro

Ramon Sampedro

Proposto in terza serata dalla Rai, forse per l'argomento trattato, ho visto finalmente "Mare Dentro" di Alejandro Amenabar, con Javier Bardem nella parte di Ramon Sampedro, il tetraplegico condannato per trent'anni immobile in un letto e suicidatosi nel 1998 con una dose di cianuro, dopo aver inutilmente chiesto ai giudici il riconoscimento dell'eutanasia.
All'uscita del film si è scatenata, soprattutto in Spagna, una accesa discussione tra i favorevoli e i contrari all'eutanasia. Questo film, premio Oscar tra l'altro come miglior film straniero nel 2004, non vuole colpevolizzare nessuno, ma semplicemente racconta la storia e i suoi protagonisti.
Ramon, "l'uomo che sorrideva alla morte", era un uomo pieno di umorismo e di poesia, che ha cambiato la vita alle persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e di conoscerlo, seppur per poco tempo.

mercoledì, giugno 13, 2007

Colpo di sonno

La donna perfetta

Comincia la stagione televisiva estiva e la programmazione ne risente: vengono recuperate vecchie serie di fiction e di telefilm e vengono trasmessi film recenti ma di scarso successo al cinema.
Tra questi, "La donna perfetta" con Nicole Kidman e Betty Midler. Ennesimo remake, l'originale "La fabbrica delle mogli" risale al 1975, nonostante la presenza di attori solidi come Christopher Walken e Glenn Close, non può non scattare il classico "colpo di sonno"... sono riuscita a resistere fino alla fine del primo tempo.
Peccato per la Kidman, ultimamente non riesce ad azzeccare una parte... evidentemente la stregoneria e la fotografia non le hanno giovato.

mercoledì, marzo 14, 2007

Luca Argentero

Luca Argentero

Ma che piacevole sorpresa! Parlo dell'interpretazione di Luca Argentero in "Saturno contro", film a mio parere poco riuscito girato da Ferzan Ozpetek e al cinema in questi giorni. Una piacevole sorpresa perchè, nonostante il suo personaggio sparisca nella seconda parte del film, è come una ventata di freschezza in mezzo ad un gruppo di coprotagonisti che a quanto pare non vedevano l'ora di lavorare o di rilavorare con Ozpetek: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Serra Ylmaz, Pierfrancesco Favino, Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari, Filippo Timi, Lunetta Savino, Milena Vukotic, Ambra Angiolini. Già, anche Ambra Angiolini: nel ruolo della tossica non convince nessuno, nonostante qualche critico l'abbia definita la "rivelazione" del film.

lunedì, febbraio 19, 2007

L'importanza di chiamarsi Darcy

Colin Firth

Colin Firth, tra le numerose interpretazioni, ha impersonato il ruolo del sig. Darcy nello sceneggiato tv "Orgoglio e pregiudizio", a suo dire vera e propria persecuzione a causa della famosa scena del bagno nel lago, ma a quanto pare questo nome gli ha portato fortuna!
Eh sì, perchè ha impersonato il ruolo dell'avv. Mark Darcy nei due film sbancabotteghini "Il diario di Bridget Jones", dove faceva innamorare di sè una irresistibile Reneè Zellwegger, e nel seguito "Che pasticcio, Bridget Jones", dove invece doveva far di tutto per tenerla stretta a sè.
Adesso non potrà più offendersi se qualcuno, sbagliando volutamente, lo chiama Mr. Darcy, o, visto che vive per dei periodi in Italia, sig. Darcy!

Giampaolo Morelli

Giampaolo Morelli

Proseguendo nella mia personale ricerca dei volti promettenti del cinema italiano, non potevo ritornare a parlare di Giampaolo Morelli, dopo i post su "Dillo con parole mie" e su "L'uomo perfetto".
Il bravo Giampaolo sta facendo parecchia tv, a partire dal 1999 con la serie "Anni '60" e più recentemente "Distretto di polizia 5", "L'ispettore Coliandro" dove interpreta il personaggio creato da Carlo Lucarelli, e "Le ragazze di San Frediano" a fianco di Gabriella Pession e Martina Stella.
A quando la prossima interpretazione sul grande schermo? Speriamo presto!

Laura Chiatti

Laura Chiatti

Letteralmente "esplosa" con la campagna pubblicitaria di una nota società telefonica, grazie agli spot girati con Silvio Muccino, a volte bionda, a volte mora, ha girato poi "A casa nostra" di Francesca Comencini, e lo sfortunato (al botteghino) "L'amico di famiglia" di Paolo Sorrentino.
Ora è sugli schermi cinematografici con "Ho voglia di te", l'osannato seguito di "Tre metri sopra il cielo", a fianco di Riccardo Scamarcio e tratto dall'omonimo romanzo di Federico Moccia.
Ma le sue velleità artistiche non si fermano qui: Laura ama molto anche cantare... cosa aggiungere di più? Io la vedo come una promessa del cinema italiano, assieme a molti altri attori ed attrici che si stanno "facendo le ossa" in questo effimero mondo. Auguri!

lunedì, febbraio 12, 2007

Solveig Dommartin

Il cielo sopra Berlino

Da un trafiletto di giornale letto in treno ho saputo dell'improvvisa scomparsa di Solveig Dommartin: a molti questo nome non dice nulla, ma a me è rimasta impressa la sua immagine di trapezista bionda e bellissima in "Il cielo sopra Berlino", girato da Win Wenders (all'epoca suo compagno), interpretato assieme a Bruno Ganz e a Peter Falk, e presentato al Festival di Cannes nel 1987 vincendo il premio per la Miglior Regia.
E' per lei che l'angelo Damiel (Bruno Ganz), destinato ad ascoltare i pensieri tristi e meno tristi (e in bianco e nero) di noi mortali, ma innamorato di lei, rinuncerà alla sua immortalità per vivere (questa volta a colori) come umano sulla terra.
E dimenticatevi "La città degli angeli", hollywoodiana rivisitazione del tema con Nicholas Cage e Meg Ryan. Non c'è paragone!

venerdì, febbraio 09, 2007

L'uomo perfetto

L'uomo perfetto

Con questo film ritorno a parlare di Riccardo Scamarcio, idolo delle quindicenni (ma forse con "Manuale d'Amore 2" questo limite sarà valicato :-)
La storia è simpatica: Riccardo, attore squattrinato viene "ingaggiato" da Francesca Inaudi, pubblicitaria innamorata del suo miglior amico che sta per convolare a nozze con la sua migliore amica, per cercare di forgiarlo ad immagine e somiglianza di Gabriella Pession (l'amica) e far in modo di farla innamorare. E legarsi così a Giampaolo Morelli (il fidanzato).
E tra lezioni di teatro, musica, pret a porter, dizione e quant'altro, Gabriella si innamora sì di Riccardo, ma Riccardo fa innamorare anche la sua "creatrice". Le relazioni sembrano vacillare, complice anche una notte d'amore tra Francesca e Giampaolo, ma... non tutto è perduto.
Scritto così, sembra un guazzabuglio, ma il film è leggero e divertente per una serata in dolce compagnia: ciliegina sulla torta, lo spot finale con Riccardo in mutande per le vie di Milano.
Complimenti a Francesca Inaudi, Gabriella Pession e Giampaolo Morelli.

mercoledì, gennaio 03, 2007

Alessio Boni

Alessio Boni

Ho visto per la prima volta in tv Alessio Boni in “La donna del treno” di Carlo Lizzani e mi ha colpito per la spontaneità della recitazione, ma già era stato interprete sempre per la Rai dell’ennesima edizione di “Incantesimo”. E pur provenendo dal teatro di Strehler e di Ronconi, forse questa iniziale “gavetta” televisiva l’ha aiutato a farsi notare per il salto definitivo nel grande schermo, con “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, e, sempre con lo stesso regista “Quando sei nato non puoi più nasconderti” e “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, accanto a Giovanna Mezzogiorno.
Cosa aggiungere di più? I suoi film e le sue interpretazioni dicono tutto, non ultima quella di Heatcliff in “Cime tempestose”: bravo, bello, impegnato anche nel sociale, non mi resta che aspettare il suo prossimo film o, chissà, un suo ritorno all’amato teatro.

Luigi Lo Cascio

Luigi Lo Cascio

Il primo film che ho visto nel 2007 è stato “La meglio gioventù”, con un gruppo di interpreti bravi, molto bravi: il termine bravi può essere alquanto limitante, ma non so scrivere come un critico cinematografico e usare aggettivi altisonanti non mi sembra adatto a questa recensione. Gli attori Luigi Lo Cascio e Alessio Boni (di cui parlerò nel prossimo post) interpretano due fratelli nell’Italia di fine anni sessanta, e la loro storia familiare ci accompagna fino agli anni novanta, accanto ad alcuni eventi fondamentali che hanno coinvolto l’Italia: l’alluvione di Firenze, le Brigate Rosse, la strage di Capaci, il tutto talmente coinvolgente che a fine film non puoi smettere di riflettere su di loro ma anche sulla “storia” che abbiamo lasciato alle spalle. E mentre Lo Cascio saprà affrontare una scelta difficile crescendo da solo una figlia, Boni si ritroverà di fronte ad una realtà non facile e abbandonerà la vita di poliziotto… Raccontare la trama in così poche righe è difficile e si rischia di rivelare troppe vicende alla fine collegate tra di loro.
Vi consiglio questo film, e se volete vedere Luigi Lo Cascio in altri film, vi ricordo “I cento passi” sempre di Marco Tullio Giordana, e “Luce dei miei occhi” di Giuseppe Piccioni: per entrambi è stato premiato rispettivamente con il David di Donatello e con la Coppa Volpi alla 58^ Mostra del Cinema di Venezia.