giovedì, aprile 06, 2006

Il mio miglior nemico

Il mio miglior nemico

Achille De Bellis, top manager di un'importante catena alberghiera di proprietà di sua moglie Gigliola e di suo cognato Guglielmo, sembra avere tutto ciò che un uomo desidera dalla vita: una bella casa, un buon matrimonio e una solida posizione sul lavoro. Ogni certezza viene travolta dall'incontro con uno "sbandatello" di 23 anni, Orfeo, che vive in un quartiere popolare di Roma e, come i suoi amici, non coltiva grandi ambizioni, ma si trascina in un'esistenza fatta di lavoretti precari e pomeriggi consumati in chiacchiere inconcludenti. Non ha mai conosciuto suo padre ed è cresciuto in fretta, costretto a prendersi cura di Annarita, sua madre, una donna instabile che passa frequentemente dalla depressione all'euforia. Quando Achille licenzia Annarita per furto, Orfeo, convinto che sia stata accusata ingiustamente, decide di vendicarla e inizia a seguire Achille per scoprirne le debolezze e rovinargli l'esistenza... E da qui parte il film, fatto di schermaglie tra Orfeo e Achille e di viaggi alla ricerca della di lui figlia, metafora della crescita di entrambi per finalmente riuscire a vivere una vita propria. Salvo qualche calo di sceneggiatura, il film è godibile, grazie ad un maturo Verdone e alla freschezza di Muccino.