Ho visto per la prima volta in tv Alessio Boni in “La donna del treno” di Carlo Lizzani e mi ha colpito per la spontaneità della recitazione, ma già era stato interprete sempre per la Rai dell’ennesima edizione di “Incantesimo”. E pur provenendo dal teatro di Strehler e di Ronconi, forse questa iniziale “gavetta” televisiva l’ha aiutato a farsi notare per il salto definitivo nel grande schermo, con “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, e, sempre con lo stesso regista “Quando sei nato non puoi più nasconderti” e “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, accanto a Giovanna Mezzogiorno.
Cosa aggiungere di più? I suoi film e le sue interpretazioni dicono tutto, non ultima quella di Heatcliff in “Cime tempestose”: bravo, bello, impegnato anche nel sociale, non mi resta che aspettare il suo prossimo film o, chissà, un suo ritorno all’amato teatro.
mercoledì, gennaio 03, 2007
Alessio Boni
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