mercoledì, maggio 24, 2006

Fabrizio Bentivoglio

Fabrizio Bentivoglio

Leggendo qua e là tra varie biografie, mi è balzata subito agli occhi la carriera di un attore secondo me tra i più bravi della sua generazione: Fabrizio Bentivoglio. Nato come calciatore, abbandonata prematuramente la carriera per un infortunio, si è diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, ha esordito a teatro e poi al cinema, ha intrapreso la carriera di cantante, di produttore di corti, insomma un artista più che completo.
E pensare che all’inizio, al cinema con “Via Montenapoleone” avevo talmente odiato il suo personaggio di architetto tombeur de femmes con telecamera nascosta al seguito da non sopportare di vederlo in altri film. Ma per fortuna sono arrivati Gabriele Salvatores e Silvio Soldini con rispettivamente “Marrakesh Express”, “Turnè”, “Puerto Escondido”, e “L’aria serena dell’ovest”, “Un’anima divisa in due”, “Le acrobate” e non ho potuto fare a meno di “innamorarmi” sullo schermo di questo bello ma soprattutto intelligente attore.
Ma ahimè qualcosa si è incrinato con il film di Muccino “Ricordati di me”, dove interpreta il ruolo di Carlo, funzionario quarantenne in una finanziaria ma romanziere mancato, sposato a Giulia ma combattuto dall’attrazione per la ex compagna di liceo Alessia: ma a chi la vuol dare a bere??? La moglie, Laura Morante, è una isterica e insoddisfatta della vita e vuoi mettere quali scrupoli di coscienza gli vengono se va a letto con Alessia che altri non è se non quella gnocca della Monica Bellucci??? Perdonatemi la volgarità, ma Bentivoglio se l’è voluta, a causa di Muccino e di una sceneggiatura non perfetta.
Adesso lo aspetto in un altro film di Carlo Mazzacurati, dopo “La lingua del santo” e “A cavallo della tigre”.

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