giovedì, agosto 18, 2005

Ci ha lasciato il maestro della luce

Tonino Delli Colli sul set di Marianna Ucria

E' scomparso improvvisamente il 17 agosto il maestro della fotografia Tonino Delli Colli, a 84 anni e oltre 60 di carriera. Assunto giovanissimo a Cinecittà, grazie ad una raccomandazione di un'amica di papà, comincia ad imparare, a soli sedicianni, l'arte della fotografia. L'esordio di Tonino Delli Colli come direttore della fotografia è nel 1943 con "Finalmente sì" del regista ungherese Laslo Kish. Nel 1952 gira il primo film italiano a colori "Totò a colori" per la regia di Steno, ma scorrere la sua filmografia è come scorrere un lungo album di ricordi, di film italiani e stranieri, di registi indimenticabili e di set affascinanti. Impossibile elencarli tutti con il rischio di dimenticarne altri: Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Mario Monicelli, Steno, Carlo Lizzani, Marco Bellocchio, Marco Ferreri, Roberto Benigni, ma anche Orson Welles, Luis Malle, Jean Jacques Annaud, Roman Polanski.
Aveva smesso di lavorare con “La vita è bella” di Roberto Benigni, nel 1997, lo stesso anno di “Marianna Ucria” di Roberto Faenza. Il suo cuore faceva le bizze.
La sua filmografia conta più di 130 film in oltre 60 anni.
«Il sole bisogna conoscerlo bene, bisogna conoscere bene i contrasti tra luce e ombra, e noi italiani, che conosciamo il sole del sud e le nebbie del nord, difficilmente sbagliamo. Non sbagliamo perché siamo abituati a lottare contro gli scherzi della luce del sole e contro l'azzurro del nostro mare».
Grazie maestro, per aver dipinto con la luce.

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