sabato, aprile 23, 2005

La febbre

La febbre

Mario Bettini, un ragazzo normale, pieno di idee ma senza i soldi per realizzarle, vorrebbe, come molti, aprire un locale assieme agli amici ma, come pochi, è disposto a soffrire per raggiungere il suo scopo: sa che dovrà accettare un momento di "vita provvisoria" in attesa di iniziare a vivere quella dei suoi sogni.
E' così si ritrova a lavorare come impiegato comunale in quel di Cremona, affiancato ad un collega prossimo alla pensione, e costretto a scoprire che la realtà lavorativa non è quella che si era immaginato: lui così pieno di entusiasmo, acuto e sincero, viene visto con sospetto, guardato con invidia e come fosse una malattia - una febbre - da allontanare prima che arrivi a contagiare qualcun altro.
Ma nello squallore della disillusione, tra bassi profili e meschinità, c'è spazio per un po' di luce, c'è Linda, calabrese che per pagarsi gli studi fa la cubista in un locale.
Fabio Volo ha già lavorato con il registra D'Alatri in "Casomai" e direi che non è male come attore, pur essendo alle prime esperienze; bellissima e solare Valeria Solarino che interpreta Linda: nel complesso un bel film che rispecchia - ahimè troppo bene - gli ambienti degli uffici pubblici.
Imperdibile e bellissima la colonna sonora, con tantissime canzoni dei Negramaro, gruppo emergente con all'attivo due album, grazie al fiuto di Caterina Caselli.
Film da vedere per discuterne poi tra amici.

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