martedì, maggio 10, 2005

Man on the moon

Man on the moon

Andy Kaufman, considerato uno degli artisti più innovativi, eccentrici ed enigmatici degli anni settanta, era un comico poco conosciuto da noi, interprete di una sit-com “Taxi” assieme ad alcuni giovani attori poi diventati famosi, come Danny De Vito. Il film è una sua biografia: dalle prime performance nella cameretta da letto, agli esordi nei bar e locali di New York, fino all’incontro fortunato a Los Angeles con George Shapiro, agente famoso ad Hollywood.
Andy era un artista particolare, non il classico comico come John Belushi: magistrale nel raggirare il pubblico, Kaufman riusciva a provocare fragorose risate, gelidi silenzi, lacrime o schiamazzi, era capace davanti ad un pubblico adorante di rifiutarsi di imitare Elvis Presley o Latka, abitante dell’isola Caspia, ma di leggere (in versione integrale!) il Grande Gatsby di Fitzgerald. Ha sempre optato per scelte ardite nel fare audience: scene mute, incontri di wrestling contro sole donne, e l’esibizione di un suo alter-ego, Tony Clifton, cantante scurrile e arrogante quanto Andy era tenero e simpatico.
Come John Belushi anche Andy è venuto a mancare troppo presto: il film riassume anche i tentativi di cura mediante la medicina olistica o il chirurgo (?) a Manila, nelle Filippine, ultimo tragico tentativo per arginare il tumore al polmone che l’ha portato alla morte a soli 35 anni.
Andy nel film è interpretato da Jim Carrey, bravissimo nelle parti comiche come in quelle drammatiche. Ottima colonna sonora, curata dai R.e.m. che già avevano dedicato a Andy il singolo "Man on the Moon" e replicano qui con "The Great Beyond".

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