mercoledì, gennaio 03, 2007

Alessio Boni

Alessio Boni

Ho visto per la prima volta in tv Alessio Boni in “La donna del treno” di Carlo Lizzani e mi ha colpito per la spontaneità della recitazione, ma già era stato interprete sempre per la Rai dell’ennesima edizione di “Incantesimo”. E pur provenendo dal teatro di Strehler e di Ronconi, forse questa iniziale “gavetta” televisiva l’ha aiutato a farsi notare per il salto definitivo nel grande schermo, con “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, e, sempre con lo stesso regista “Quando sei nato non puoi più nasconderti” e “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, accanto a Giovanna Mezzogiorno.
Cosa aggiungere di più? I suoi film e le sue interpretazioni dicono tutto, non ultima quella di Heatcliff in “Cime tempestose”: bravo, bello, impegnato anche nel sociale, non mi resta che aspettare il suo prossimo film o, chissà, un suo ritorno all’amato teatro.

Luigi Lo Cascio

Luigi Lo Cascio

Il primo film che ho visto nel 2007 è stato “La meglio gioventù”, con un gruppo di interpreti bravi, molto bravi: il termine bravi può essere alquanto limitante, ma non so scrivere come un critico cinematografico e usare aggettivi altisonanti non mi sembra adatto a questa recensione. Gli attori Luigi Lo Cascio e Alessio Boni (di cui parlerò nel prossimo post) interpretano due fratelli nell’Italia di fine anni sessanta, e la loro storia familiare ci accompagna fino agli anni novanta, accanto ad alcuni eventi fondamentali che hanno coinvolto l’Italia: l’alluvione di Firenze, le Brigate Rosse, la strage di Capaci, il tutto talmente coinvolgente che a fine film non puoi smettere di riflettere su di loro ma anche sulla “storia” che abbiamo lasciato alle spalle. E mentre Lo Cascio saprà affrontare una scelta difficile crescendo da solo una figlia, Boni si ritroverà di fronte ad una realtà non facile e abbandonerà la vita di poliziotto… Raccontare la trama in così poche righe è difficile e si rischia di rivelare troppe vicende alla fine collegate tra di loro.
Vi consiglio questo film, e se volete vedere Luigi Lo Cascio in altri film, vi ricordo “I cento passi” sempre di Marco Tullio Giordana, e “Luce dei miei occhi” di Giuseppe Piccioni: per entrambi è stato premiato rispettivamente con il David di Donatello e con la Coppa Volpi alla 58^ Mostra del Cinema di Venezia.