martedì, agosto 31, 2010

Alba Rohrwacher

Alba Rohrwacher

Un nome che evoca la serenità dell’….Alba, e un cognome dal suono duro, stridente come… Rohrwacher, ma questa signorina, nata a Firenze il 27.02.1979, ha lavorato da 7 anni a questa parte in ben 21 film! Almeno da quanto ho trovato nel sito del Cinematografo:
LE DUE LETTERE [2003]
FARE BENE MIKLES [2005]
Melissa P. [2005]
4-4-2 il gioco più bello del mondo [2005]
Piano, solo [2006]
Caos Calmo [2007]
Giorni e nuvole [2007]
Nelle tue mani [2007]
Non c'è più niente da fare [2007]
In carne e ossa [2008]
Mio figlio [2008]
Il papà di Giovanna [2008]
Riprendimi [2008]
Vado bene o no? [2008]
Due partite [2009]
Io sono l'amore [2009]
La seconda famiglia [2009]
L'uomo che verrà [2009]
Cosa voglio di più [2010]
La solitudine dei numeri primi [2010]
Sorelle mai [2010]
A parte i numeri … è stato persino difficile trovare una foto di questa promettente attrice: una volta bionda, una volta mora, una volta rossa, capelli lunghi, capelli corti: forse questo rispecchia la varietà delle sue interpretazioni, perché passa con naturalezza da ruoli adolescenziali, come in “Il papà di Giovanna” a personaggi più maturi, come l’amante di Pierfrancesco Favino in “Cosa voglio di più”.
Cosa aggiungere? Non perdiamola di vista!

venerdì, agosto 20, 2010

Fiocco azzurro


L'ultimo post di questo blog risale al 31 marzo 2008 e sono ormai passati più di due anni ... chissà come mai non mi sono più dedicata ai film, agli attori, alle recensioni ... forse ... forse ... forse perchè più impegnata con latte, pannolini, notti insonni, pappe, dentini, visite al pediatra ecc. ecc., insomma è tutta colpa di Giovanni, la più grande emozione della mia vita ...

lunedì, marzo 31, 2008

Richard Widmark

Richard Widmark

Ci ha lasciato da poco Richard Widmark e io puntualmente lo confondo con Joseph Cotten! Vi è mai capitato di pensare ad un attore e affiancarlo ad un altro? A me sì: un altro esempio è quello di Laurence Fishburne (Morpheus nella saga di Matrix) che confondo con Samuel Lee Jackson (lo yedi dei tre primi episodi di Guerre Stellari).
Altro esempio: confondo spesso Max Von Sydow (Il settimo sigillo di Bergman e molti altri film) con Alec Guiness (lo yedi dei primi episodi di Guerre Stellari).
E non c'è motivo in questo: sono tutti attori con una loro ben nutrita schiera di personaggi, vincitori di premi, ma quando penso ad uno di questi mi devo soffermare e pensare ai film per non scambiarli tra di loro.
Altro che cinefila... qui la vecchiaia avanza!

Saul Bass

Saul Bass

Ho rivisto alcuni giorni fa "Intrigo internazionale" con Gary Grant e non ho potuto fare a meno di ammirare l'opera di Saul Bass: era un attore? no. Era uno sceneggiatore? no. Era un autore di colonne sonore? no. Era un grafico, un designer che ha collaborato con Hithchcock prima e poi con Scorsese per i titoli di testa di alcuni loro film, rendendoli fin da principio indimenticabili. Cosa sarebbe stato Vertigo La donna che visse due volte senza il primo piano di Kim Novak? Oppure L'età dell'innocenza senza i suoi fiori in boccio? Per chi volesse rivedere le sequenze iniziali dei film curati da Saul Bass vi segnalo questo link.

mercoledì, dicembre 05, 2007

Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * ma non avete mai osato chiedere

Non amo particolarmente Woody Allen, ma non posso non ricordare questo film, del 1972, suddiviso in episodi, tutti molto "particolari": i miei preferiti sono "E' disdicevole amare gli animali?", una storia d'amore e passione di Gene Wilder per una ... pecora armena, e soprattutto quello del funzionamento dell'organismo umano maschile durante un amplesso col gentil sesso, con Woody che qui interpreta uno spermatozoo non particolarmente felice del suo destino assieme ai suoi simili, tra cui ne spicca uno di nero (cosa ci faccio io qui?). Su Youtube ho trovato l'intero episodio "Il laboratorio del sesso", purtroppo solo in lingua inglese e sottotitolato in francese.
Consigliata la visione, se lo trovate in DVD.

martedì, ottobre 16, 2007

Elio Germano

Elio Germano

Vi ricordate quel ragazzino con le lentiggini che nel 2000 interpretava l’innamorato di Maria in "Un medico in famiglia"? Be’ quel ragazzino è cresciuto, e ne ha fatta di strada.
Nato a Roma nel 1980, ha cominciato fin da giovanissimo a recitare in miniserie televisive, mentre al cinema nel 2002 era nel cast di "Respiro" di Crialese, nel 2005 in "Quo Vadis, Baby?" di Salvatores e in "Romanzo Criminale" di Placido e nel 2006 in "N (io e Napoleone)" di Virzì.
Ma l’anno di consacrazione definitiva è il 2007 con "Mio fratello è figlio unico", per la regia di Daniele Lucchetti, a fianco di Riccardo Scamarcio, film che gli frutta ben quattro premi: il David di Donatello e il Ciak d’Oro come miglior attore protagonista, il Premio Biraghi e il Globo d’Oro come attore rivelazione dell’anno!
Per avere solo 27 anni, il ragazzo promette bene!!!

La parola ai giurati

La parola ai giurati

Dodici uomini sono chiusi in camera di consiglio per decidere del destino di un ragazzo ispano-americano accusato di parricidio. Devono raggiungere l'unanimità per mandarlo a morte, e sembra quasi cosa fatta, visto che solo uno dei giurati è contrario al verdetto di colpevolezza...
Ma quell’unico giurato, interpretato da Henry Fonda, saprà analizzare prova su prova, testimone su testimone, circostanza per circostanza dell’intero processo fino a raggiungere un risultato insperato...
Film girato da Sidney Lumet in un unico ambiente, l’aula dei giurati, in un bellissimo bianco e nero, ha vinto l’Orso d’Oro a Berlino nel 1957: nel 1997 William Friedkin ha girato un remake, mentre in questi giorni è in tourneè nei teatri italiani Alessandro Gassman con lo spettacolo omonimo.
Imperdibile in dvd, visti i rari passaggi televisivi: anche se sono trascorsi 50 anni dalla sua uscita, è uno dei migliori film del suo genere.

venerdì, ottobre 12, 2007

Aggiornamento blog

Per iscriversi ai feed a Tuttocinema

Sono ormai più di tre mesi che non aggiungo post al blog, per mancanza di tempo, per frequenza meno assidua al cinema, per impegni familiari e lavorativi, per ... un sacco di motivi.
E perchè cercavo qualcosa di nuovo da aggiungere al sito, come ad esempio la possibilità di leggere i post attraverso i feed. Non mi soffermo a spiegare il meccanismo di iscrizione, chi conosce feedburner sa già cosa fare... Buona lettura e alla prossima!

mercoledì, giugno 27, 2007

L'avversario

L'avversario


Tratto da una storia vera , il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand uccise sua moglie, i suoi due figli e i suoi genitori. Jean-Claude, descritto da tutti come una persona equilibrata e affidabile, aveva nella realtà mentito a tutti per 18 anni… non si era mai laureato, non era mai diventato medico come aveva sempre sostenuto, non lavorava all’Organizzazione Mondiale per la Sanità, non era mai stato malato di tumore. L’intera sua vita era fondata sulla menzogna… finchè, incapace di continuare oltre, pur di non deludere le persone che amava, uccise tutti coloro di cui non avrebbe più potuto reggere lo sguardo.
Un film che ti prende allo stomaco, con un bravissimo Daniel Auteil, e una vicenda che fin dall’inizio credi impossibile… da non perdere anche il romanzo di Emanuele Carrere.

Mare dentro

Ramon Sampedro

Proposto in terza serata dalla Rai, forse per l'argomento trattato, ho visto finalmente "Mare Dentro" di Alejandro Amenabar, con Javier Bardem nella parte di Ramon Sampedro, il tetraplegico condannato per trent'anni immobile in un letto e suicidatosi nel 1998 con una dose di cianuro, dopo aver inutilmente chiesto ai giudici il riconoscimento dell'eutanasia.
All'uscita del film si è scatenata, soprattutto in Spagna, una accesa discussione tra i favorevoli e i contrari all'eutanasia. Questo film, premio Oscar tra l'altro come miglior film straniero nel 2004, non vuole colpevolizzare nessuno, ma semplicemente racconta la storia e i suoi protagonisti.
Ramon, "l'uomo che sorrideva alla morte", era un uomo pieno di umorismo e di poesia, che ha cambiato la vita alle persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e di conoscerlo, seppur per poco tempo.